L'Isola dei Famosi 2016 pronta per il naufragio, salvateci dal coma soporifero del lunedì

Questa è stata la terza puntata dell'Isola dei Famosi 2016 e devo dire che le impressioni iniziali sul cast di quest'anno non sono state confermate: ci sono tanti bei personaggi, che, messi in gruppo, però, non riescono a regalare nulla al telespettatore. C'è Marco Carta adorato dalle sue indefesse Cartine, c'è Jonas Berami vincitore annunciato e c'è Cristian Gallella, tronista che forse avrà vita breve per gli ultimi fatti successi a Uomini e Donne: il problema è che, nonostante questi grandi nomi, finora non è successo niente di niente, a tal punto che gli autori son stati costretti a ripiegare su questo accendino gate per far parlottare un po' il pubblico.

Forse sarebbe il caso, insomma, che lo staff di Alessia, bravo nel selezionare e convincere i famosi e non famosi a partecipare, pensi anche agli eventuali legami e a tutto ciò che si potrebbe creare all'interno del gruppo. Dite che è ancora presto per parlare? Lo speriamo, perché, anche se è vero che gli ascolti stanno andando abbastanza bene, è anche vero che L'Isola può fare sicuramente di più.

La diretta di oggi 21 marzoè stata incentrata sulla storia dell'accendino, con Fiordaliso che ha di nuovo ammesso di averlo portato sull'Isola nascosto nel costume, sul rapporto tra gli abitanti della Isla Desn*da (come sapete, Paola Caruso non digerisce affatto Patricia), e sulla Zattera: questa sera Cristian è entrato con il 77% delle preferenze, contro un Gianluca Mech che, bisogna dirlo, sembra molto simpatico e frizzante; e speriamo che metta un po' di pepe in questo gruppo spento e noioso, così noioso che più noioso no se puede.

La dimostrazione più evidente è stata quella di Fiordaliso, il cui animo rock si è spento ancor prima di accendersi, e non per niente è finita in nomination:

Assieme a lei, il già citato Gianluca Mech (che, non avendo vinto al televoto contro Cristian, dovrà sudarsi la permanenza sull'Isola) e Alessia Reato, l'altro fantasmino di questa edizione: a nominarla è stato Stefano Orfei, leader della settimana. Alessia è chiaramente una brava ragazza, e non è che cerchiamo i litigiosi e le liti a tutti i costi, ma avrete notato senz'altro che in settimana si vede poco, e di certo non per via della regia, che sarebbe solo che felice se qualcuno dicesse qualcosa di più...

C'è una serie di cose che in quest'Isola non va; non solo i naufraghi hanno scambiato il gruppo per una confraternita, e allora tanto vale trasformare il reality in Pechino Express, con prove più difficili e meno momenti di convivenza (tanto comunque sono noiosi in tutto ciò che fanno, fatta eccezione per i cari Jonas e Mercedesz), ma è la stessa produzione ad aver sfruttato male, finora, le armi dello show.

Pensate alla Isla Desn*da: lo staff ha a disposizione Cristian Gallella e lo fa naufragare sull'Isola, invece che tra i disperati; anche Andrea Preti, altro belloccio, ha abbandonato quella che era la Playa l'anno scorso: insomma, a che serve questa Isla se sono rimasti Giacobbe, Paola e Patricia assieme, con la sola Paola a farci divertire con la sua risata assurda? C'è ancora una possibilità, e questa possibilità si chiama sfruttare Isola Desn*da nel migliore dei modi.

L'altro problema sta proprio nel modo in cui certi argomenti vengono affrontati: non sappiamo quale sia lo scopo del programma, che magari ha scelto come linea proprio quella di non scatenare troppi litigi, ma proprio non ci spieghiamo come mai la conduttrice non cavalchi l'onda di pettegolezzi e battibecchi vari (per fare solo un esempio: la scorsa settimana la questione 'accendino'è stata liquidata in quattro e quattr'otto, e questa settimana, per fare un altro esempio, Alessia non si è neanche azzardata a chiedere qualcosa in più a Cristian e Andrea). Insomma, la Marcuzzi piace - volto fresco, simpatico e divertente -, ma potrebbe fare qualcosa di più per impicciare la vita a tutti i naufraghi.

Caro staff, se ci leggi: salva quest'Isola dal naufragio e lanciala nell'Olimpo dei programmi indimenticabili, perché i personaggi belli ci sono; le armi vincenti, pure (vogliamo sfruttare meglio questa Zattera?), e il pubblico altrettanto. Basta poco, insomma, per fare un bel salto di qualità ed evitare di farci andare in coma soporifero ogni lunedì. Con il cuore.