Amici 2016, cronaca semiseria di una stagione partita bene e finita benino

Amici 2016 è finito, Big Boy Sergione (8) ha vinto, la sua friend dai capelli fucsia Elodie (7) sarà su una radio sì e su altre cento pure, Gabriele (8) ha ricevuto il suo premio, Ale (9) i suoi 20mila euro da Fonzies e Maria De Filippi (10), ringraziando il suo editore in puntata, ci è sembrata soddisfatta di questa chiacchierata 15esima edizione (7): come non esserlo, del resto, con uno share più o meno stabile da anni, che ha fatto registrare solo un leggero calo per via del cast esplosivo di Ballando con le Stelle 2016. E a questo dovete aggiungere che non ci sono stati neanche i super ospiti dell'anno scorso: qualche degna comparsa, certo, ma niente di paragonabile alla scorsa edizione, che è stata tutto un pullulare di Very Important People. Nostra Signora TV, insomma, è una garanzia anche senza personaggi bomba. Ma su questo non avevamo dubbi.

Qualcosa di cattivo, però, va detto, non di troppo cattivo, ma un pizzico sì: certe volte ho rimpianto i siparietti di Gemma e George troppa era la noia delle puntate; in una decina di appuntamenti abbiamo visto non so quante volte la cabina della Ferilli (8), lei senz'altro simpatica, ma a un certo punto sembrava di rivedere e rivivere lo stesso film in giorni diversi, tra l'altro quasi sempre con gli stessi protagonisti, visto che i super boy della De Filippi sono stati riciclati, fortunatamente per gli occhi dei telespettatori abituati al trono Over, quasi in ogni puntata.


Squadra che vince non si cambia, va bene, ma non venite a dirci, ve ne prego, che i siparietti vi son piaciuti ogni santa puntata perché a quel punto non vi permetteremo di lamentarvi mai più dei teatrini tragicomici fra madame Gemma Galgani e monsieur Giorgio Manetti. O forse sì. Facciamo che è stata quella simpaticona di Virginia Raffaele (10) a farvi chiudere un occhio tutti e due gli occhi.

Altra cosa: si parla e si discute poco. Troppo poco. Sì, Maria non vuole più litigi e questa formula meno trash rispetto alle edizioni di qualche anno fa le va benissimo, ma è anche vero che un discussione in più su qualche coreografia o esibizione non proprio riuscita l'avremmo fatta. Voglio dire: ne abbiamo viste di performance non entusiasmanti, diciamo così, eppure quando Loredana Bertè (9) si è permessa di dire qualcosa di più su Chiara Grispo (6), non proprio qualcosa ma va beh, stava venendo giù lo studio... 

Noi, invece, vogliamo più movimento: non volete guerre tra giudici e coach? Giusto: allora un po' di pepe mettetecelo in qualche altro modo, perché non è scoppiata nessuna discussione neanche quando Anna Oxa è stata continuamente spenta da Emma ed Elisa. Assurdità delle assurdità.

Ed è anche il meccanismo introdotto quest'anno che va cambiato leggermente: sembrava avvincente ma funziona benissimo solo sulla carta; in puntata, infatti, Anna Oxa è stata spenta continuamente, talvolta senza motivo, e senza che ci fosse un limite. Insomma, cara Maria che tutto sai e tutto puoi, a maggio, quando inizierai a ripensare al Serale, ti prego: dacci Morgan (9) ma inventati qualche regola decente almeno in apparenza, per questo meccanismo di sostituzione. Non ci vuole molto: sei stata in grado di portare il trono gay in Italia: sarai in grado di mettere un freno a #spengoannaoxa, no?

Per il resto, rendiamo a Cesare quel che è di Cesare: non possiamo essere cattivi solo per il gusto di farlo come una certa stampa ha fatto e continua a fare... La De Filippi e il su team di autori, con l'aiuto di San Giuliano Direttore Artistico Peparini (10) e delle ormai sorellone Emma (7) ed Elisa (7), sanno il fatto loro e riescono sempre a confezionare un bel pacco regalo per il sabato sera.

Non si può certo dire che la noia di alcune puntate dipenda solo da loro, perché, diciamocelo, l'anno scorso c'era Briga e lì sì che non sono mancate le polemiche... quest'anno con chi bisognava litigare? Con Sergione? Con Chiaretta? Con chi? Con le poltrone rosse dei giudici? Il programma non è Maria, insomma, e se i cantanti e i ballerini sono piccinipicciò a noi amanti del trash non resta che farcene una ragione. Triste ma è così.