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I Medici, storia vera della famiglia di Firenze

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Firenze città dei Medici
La storia vera dei Medici di Firenze ha come protagonisti uomini dotati di immensa cultura, di un carisma così forte da avere tutto il popolo dalla loro parte e di capacità nel governare che li ha resi una delle famiglie più potenti dell'Italia rinascimentale. Da semplici mercanti, I Medici riuscirono nell'impresa di diventare i governanti di Firenze, prima, e della Toscana poi. Una potenza molto temuta e che scatenò invidie in quei nobili che avano visto occupare un posto prestigioso che bramavano da tempo. I Medici erano conosciuti in tutta Europa perché rinnovarono le arti, la scienza e la cultura di quel tempo: ci sono giunti numerosi libri, quadri e altri oggetti senza prezzo, che sono attualmente conservati nei musei più visitati di Firenze.

Tra il XV e il XVIII secolo, la famiglia di Firenze rese possibili così tante considerevoli rivoluzioni nel mondo culturale e spirituale da aver potuto lasciare un segno indelebile nella storia. Non sono mai stati nobili, ma semplici mercanti che vendevano panni di lana: a cavallo fra Duecento e Trecento, ci fu stata una tale richiesta dei loro prodotti da venire esportati persino all'estero, accrescendo la ricchezza di questa famiglia di umili origini.


La dinastia dei Medici prese inizio da Medico di Potrone, nato nel 1046 nel contado del Mugello, ma la vera storia della famiglia di Firenze cominciò con Giovanni di Bicci (1360-1492), che accumulò ingenti quantità di denaro restando sempre nell'ombra, gestendo i suoi affari da banchiere e dando larga dimostrazione dalla sua benevolenza. Nonostante non abbia fatto tante comparse pubbliche, fu molto amato dai fiorentini.

Alla morte di Giovanni de' Medici, si sono formati due rami della famiglia: Cosimo (1389-1464). il primo figlio, divenne il capostipite dei discendenti del ramo "di Cafaggiolo" mentre Lorenzo (1395-1440), il secondogenito, quello del ramo "Popolano". Cosimo ereditò tutta la fortuna del padre perché, seguendo le usanze di quel tempo, il patrimonio non doveva mai essere diviso.


Cosimo il Vecchio aveva un carattere diverso rispetto a quello del padre: era costantemente al centro dell'attenzione, utilizzava il suo carisma per portare tutti dalla sua parte, per stringere nuove alleanza e per rendere ancora più meravigliosa Firenze collaborando con innumerevoli artisti come Filippo Brunelleschi, che diresse i lavori della cupola della cattedrale. Riuscì a diventare ancora più ricco del padre Giovanni e questo spinse alcune famiglie nobiliari a elaborare un piano per eliminarlo: nel 1422, fu accusato di aver fatto in modo che Firenze entrasse in guerra con Lucca, ma furono accuse infondate che avevano il chiaro intento di mandarlo a morte a ogni costo. Usando la sua incalcolabile fonte di denaro, Cosimo de' Medici riuscì a evitare di essere ammazzato.

L'erede di Cosimo fu Piero il Gottoso, che poi passò il ducato a Lorenzo il Magnifico (Piero era suo padre), col quale si era aperto un altro formidabile capitolo della vita della famiglia di Firenze: il nuovo governatore collaborò con artisti del calibro di Botticelli, Michelangelo, Pico della Mirandola, il Poliziano e il Ficino, e riuscì ad aumentare la ricchezza della sua famiglia. Cadde vittima della famiglia dei Pazzi, del papa e del Duca di Montefeltro, che avrebbero voluto eliminarlo: nel 1478, ci fu la Congiura dei Pazzi, durante la quale i nemici dei Medici si mossero per uccidere Lorenzo il Magnifico e Giuliano, suo fratello.

La storia dei Medici di Firenze va anche ricordata per la loro abilità nel combinare matrimoni di convenienza: Caterina de' Medici divenne regina di Francia sposando Enrico II e Maria de' Medici si unì in matrimonio con Enrico IV; della famiglia dei Medici, si ricordano anche alcuni papi: Leone X, Clemente VII e Leone XI, che ricoprirono quel ruolo solo mediante un matrimonio con la famiglia romana degli Orsini.

Gian Gastone de' Medici fu l'ultimo granduca di Toscana e regnò dal 1723 al 1737: la vera storia della dinastia terminò quando Firenze passò nelle mani della famiglia di Lorena dopo che Anna Maria Luisa stipulò il Patto di famiglia, secondo cui non sarebbero stati portati fuori dalla città tutte le opere artistiche dei Medici. Il patto fu rispettato e ancora oggi possiamo apprezzare la magnificenza della più potente famiglia di Firenze.

La foto è tratta da Pixabay.com

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