Il GF VIP 2017 è finito, ma non le bufere su Giulia De Lellis: le dichiarazioni sui sordomuti di qualche settimana fa tornano protagoniste per una rivolta delle associazioni, che si sono unite e hanno scritto una lettera al Corriere. Sicuramente esporsi in un programma come il Grande Fratello comporta onori ma soprattutto oneri, si ha una visibilità pazzesca e un seguito anche sui social network, a programma finito, per questo ci si aspetta dai concorrenti un comportamento impeccabile. Quello che forse, da fuori, si dimentica troppo spesso è la tolleranza: basta una frase o una parola fuori posto detta con leggerezza per essere condannati.
A Giulia, in particolare, sono stati imputati tutti gli errori che le si potevano imputare: è stata criticata perché è appassionata di trattamenti di bellezza, è stata accusata di omofobia e ignoranza, di non sapere le capitali e i presidenti del Consiglio, di usare pellicce vere, di pilotare le nomination e molti non sono riusciti ad andare oltre. Adesso sono tornate al centro dell'attenzione le sue dichiarazioni sui bidelli sordomuti - ma pare sia più corretto parlare di sordi - della sua scuola.
Nella sezione Lo dico al Corriere, è stata pubblicata la lettera di alcune associazioni presenti sul nostro territorio che rappresentano il mondo dei sordi; nella lettera è stato spiegato che una legge del 2008 sancisce che "in tutte le disposizioni legislative vigenti il termine “sordomuto” è sostituito con l’espressione 'sordo'" e che collegare anche il termine 'muto' porta a "fraintendimenti significativi sulle capacità cognitive e relazionali delle persone sorde". E poi ancora:
"Con grande rammarico notiamo che troppo spesso ci si arroga il diritto di parlare senza sapere, ed è proprio questo che ha fatto la signorina De Lellis, della quale non vorremmo parlar troppo ma soffermarci sulla possibilità che ha questa ragazza di poter esprimere la sua opinione davanti a milioni di persone in totale libertà, persino in un programma come il Grande Fratello (GF), risaputamente programma a scopo ludico e ricreativo e non di certo educativo, ma comunque con la grande responsabilità di esser seguito da così tante persone, alcune di queste sorde nonostante siano anche qui private della piena accessibilità ai sottotitoli".
Questo si legge sul Corriere della Sera. Ma cosa chiedono tali associazioni?
"Crediamo necessario che il GF debba inequivocabilmente prendere le distanze da tali affermazioni poiché rimandano e alimentano immagini stereotipate, che benché frutto dell’ignoranza di chi le pronuncia, in ragione del mezzo che è stato messo loro a disposizione, diventano ostacolo alla diffusione di una cultura dell’inclusione di cui la nostra società ha così tanto bisogno".
L'ignoranza su alcuni argomenti magari è più diffusa di quel che si pensi e non limitata a Giulia De Lellis, ma non sarebbe più bello e positivo sfruttare questi errori per spiegare cosa è sbagliato e cosa bisogna correggere nel proprio sapere?
Magari gli errori, le leggerezze dei concorrenti dei reality show, come le dichiarazioni di Giulia sui sordi al GF VIP, potrebbero essere presi come spunto per spiegare, per fare del bene e colmare alcune lacune, di molti se non quasi tutti, ma senza attaccare il concorrente in questione e metterlo al patibolo, cavalcando l'onda dell'ignoranza del concorrente in questione per di più.